L’approccio al gioco d’azzardo in Italia e negli USA

Il nostro Paese sembra aver fatto una leggera inversione di rotta sul gioco d’azzardo. Mentre i precedenti governi si erano dimostrati di manica larga, diventando un modello in tutto il mondo, l’attuale governo sembra aver preso delle iniziative per ridurre il rischio di ludopatia. Nel cosiddetto Decreto Dignità è stata presentata una mozione che vieta alle aziende di scommesse di pubblicizzarsi a partire da quest’estate. Il gambling online è un settore che, come molti altri, deve la sua gloria proprio alla massiccia pubblicità fatta e questo, unito a una maggiore tassazione, potrebbe causarne una battuta d’arresto. Vediamo però la differenza in come viene percepito e stimato il gioco d’azzardo tra il pubblico, cioè tra il popolo italiano in confronto ad altri, come quello statunitense.

Gli USA sono una potenza industriale a livello globale in tutti i settori, compreso quello delle scommesse. Il loro approccio con il gioco d’azzardo è del tutto a sé stante in quanto hanno creato intere città fisiche dedicate a casinò e simili. Il caso più eclatante è certamente Las Vegas ma non si può dimenticare anche un’altra città come Atlantic City che ha un ruolo notevole negli introiti da gioco d’azzardo. Lo statunitense, forse abituato ad avere questi immensi parchi-giochi dell’azzardo, forse percependolì come da legali a legittimi, stabilisce una vera e propria spesa dedicata all’azzardo. Secondo l’American Gaming Association il 90% degli intervistati, quindi la maggior parte, prima di mettere piede in un casinò ha già fissato la cifra che vuole e può spendere. Questo rende il gioco responsabile e meno preoccupante per lo Stato.

Questo ha poi come conseguenza la percezione del gioco d’azzardo come un passatempo qualsiasi (secondo l’88% degli intervistati) quindi non connotato a particolari rischi o a comportamenti immorali. Come effetto di tutto ciò, anche le leggi sono favorevoli a questo settore. La maggior parte anzi ritiene che il gioco d’azzardo abbia sia un ruolo sociale che un ruolo economico, essendo una fonte importante per la creazione di nuovi posti di lavoro.

Forse a causa del diverso ambiente (in Italia i casinò sono presenti in poche città) il gioco d’azzardo continua ad essere avvolto da una nube fumosa di sospetti e diffidenza nel nostro Paese, anche a causa dell’assenza di informazioni chiare in rete.

In un Paese con un tasso di ludopatia elevato, che corrisponde tra i 200.000 e i 400.000 italiani, l’assenza di grandi casinò e la presenza troppo concentrata di giocatori nello stesso punto rende difficile agire in tempo in aiuto di queste persone. La tendenza mondiale è comunque quella di rivolgersi al gambling online e la cosa non è diversa in Italia, dove i casinò fisici si trovano al confine e soffrono economicamente da anni.

Perchè il gambling online è così amato

Il gioco d’azzardo su Internet offre quasi tutti gli elementi accattivanti dei casinò tradizionali e inoltre:

  • I giocatori d’azzardo possono giocare nel comfort della propria casa , senza bisogno di andare al casinò.
  • I nuovi giocatori possono imparare a giocare con le esercitazioni passo a passo senza sentirsi imbarazzati dal fatto che non conoscono le regole (rispetto ai casinò tradizionali).  
  • I siti di giochi d’azzardo online offrono interfacce moderne e interessanti che possono essere particolarmente interessanti per i giocatori più giovani e / o per coloro che amano i videogiochi.
  • I nuovi giocatori possono inizialmente scommettere con “denaro giocato” che facilita la transizione verso scommesse con soldi veri. Un sito sicuro per scommettere è https://www.sitibookmakersstranieri.com.
  • I tornei di gioco d’azzardo online (in particolare il poker online) hanno prodotto campioni che partecipano a tornei di poker televisivi, diventando quindi idoli per coloro che desiderano fare lo stesso.
  • I siti di giochi a distanza online spesso usano celebrità per la promozione e a volte partecipano anche ai tornei, il che aggiunge ulteriore fascino ed eccitazione.

Ad ogni modo dal confronto con gli Stati Uniti si evince che il vero problema non è altro che la scarsa cultura del gioco: negli Usa, dove è possibile giocare facilmente, non si incorre facilmente nella ludopatia perché il cittadino è stato educato a giocare in modo responsabile. Pare evidente a questo punto che divieti agli spot e una tassazione elevata non sono la soluzione alla ludopatia, anzi continuano a non scalfire la natura del problema. Lo Stato dovrebbe, anche in questo settore, investire nel rieducare i propri cittadini.